Quatre chorégraphes israéliens en tournée en France: Emanuel Gat, Yuval Pick, Barak Marschall, Hofesh Shechter. Jusqu’à Février 29, 2012
Four Israeli choreographers toured in France: Emanuel Gat, Yuval Pick, Barak Marschall, Hofesh Shechter. Until February 29, 2012
In ambito coreografico, oltre al direttore artistico della compagnia Batsheva, Ohad Naharin, figura “tutelare” della danza israeliana, Emanuel Gat, Yuval Pick, Hofesh Shechter e Barak Marschall sono fra i migliori coreografi di questo frammento dell’Europa, così prolifico in materia di danza. Sono certamente i quattro migliori artisti che vi si conoscono. Tre di loro vivono in Francia ed in Gran Bretagna. Un solo è rimasto nel suo paese. L’occasione di una programmazione dedicata, permette di trovarli, tutti insieme, in Francia fino a fine febbraio 2012. Una sorta di omaggio al nuovo linguaggio della danza contemporanea che arriva da Israele, ad una creatività coreografica di alto livello e molto apprezzata, soprattutto in Occidente.
Il primo ad inaugurare questa programmazione dedicata è stato Yuval Pick, il 23 gennaio a Limoges e il 26 gennaio a Dijon all’ Art Danse Bourgogne. Chiamato di recente a prendere il posto di Marguy Marin a capo del Centre Choreographique National di Rilleux-la-Pape ha presentato il suo Score: un trio potente, molto strutturato, ma anche tormentato, dove i corpi torturati dei protagonisti, rimandano inevitabilmente alle figure del pittore Egon Schiele. Poi è stata la volta di Barak Marschall, dal 25 al 29 gennaio a la Maison de la Danse de Lyon. Lui è il coreografo rimasto in Israele e lo caratterizza una scrittura coreografica molto elaborata e molto riflessiva, originale, vigorosa, a volte, quasi febbricitante. Ha presentato la sua creazione Rooster, coreografia per dodici danzatori ispirata sia all’Antico Testamento sia alla forma di teatro dell’assurdo. http://www.barakmarshall.com
Il 10 febbraio 2012 a Le Cratère scène nationale d’Alès (http://www.lecratere.fr/) in scena va Brilliant Corners di Emanuel Gat, tra i nomi più affermati a livello internazionale, del panorama della danza contemporanea israeliana, il più seducente, il più virtuoso sicuramente. Brilliant Corners è un puro atto di ricerca e creativo, un meraviglioso esercizio di stile. Dopo Le Cratère lo spettacolo sarà in scena a Ballet Preljocaj Pavillon Noir –http://www.preljocaj.org– dal 22 al 25 febbraio 2012. http://www.emanuelgatdance.com
Dal 7 al 10 febbraio 2012, Hofesh Shechter, sarà a Chai Skalli Scène Nationale de Sète et du Bassin de Thau (http://www.theatredesete.com/danse_1112.html) con Uprising e The Art of Not Looking Back e chiuderà poi il focus sulla coreografia israeliana dal 19 al 29 febbraio 2012 al Théâtre de la Ville (http://www.theatredelaville-paris.com/) di Parigi sempre con Uprising/The Art of Not Looking Back. Uprising è una rivisitazione della prima versione del 2006 per sette danzatori maschi mentre The Art of Not Looking Back(2009) è una coreografia per sei danzatrici donne.
Sono entrambe due creazioni forti, intrise di vitalità, intensità e potenza. E altrettanto altamente emotivi, soprattutto il pezzo per sei donne. Shechetr ha inserito confidenze autobiografiche su sua madre e il senso di vuoto che un bambino può avvertire in assenza della madre. E le interpreti vestono coraggiosamente questo tema doloroso. http://www.hofesh.co.uk
Omaggio a una generazione di coreografi notevoli, e di spessore, che testimoniano l’assoluta potenza dell’espressione artistica, mai espressa meglio che non attraverso la danza, e la scrittura coreografica. Segno, forse, anche di urgenza e di un possibile nuovo gesto/segno di pace.
Federicapaola Capecchi
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